sabato 22 settembre 2012

THE FLOWER KINGS – Banks Of Eden


Con quest'ultima fatica discografica gli svedesi arrivano al traguardo del dodicesimo album, che in quasi 20 anni di carriera sono una cifra ragguardevole.
Dopo il grande capolavoro del 2002 "Unfold the future" un'opera musicale immensa, il combo svedese aveva alternato pubblicazioni di discreto livello, facendo pensare ad un pericolo calo di ispirazione, mentre fortunatamente con questo Banks of Eden si sono ripresi benissimo, forse perchè finalmente per un pò di tempo si sono dedicati di meno ai vari side project dei singoli componenti della band, concentrando le proprie energie su questo lavoro.
A livello di composizione non c'è granchè di nuovo sotto il sole ma con qualche sorpresa.
I testi e le atmosfere delle canzoni sono entrambi influenzati dalla situazione socio-economica del mondo, il cantato in alcuni momenti si fa molto più oscuro, soprattutto nelle 3 tracce conclusive, i suoni si appesantiscono.
Magnifica la suite di apertura che dura 25 minuti, ma quella che si ascolta è grande musica, racchiude perfettamente quello che è lo stile di Stolt e compagni.
Menzione a parte merita la copertina, bella, forse una delle più belle degli ultimi dieci anni.
Questo disco non farà altro che aumentare il divario tra detrattori e estimatori, ma d'altronde questa band o la si ama alla follia o la si detesta.
Banks of Eden è stato pubblicato anche in versione limitata 2 vinili più due cd, entrambi presentano 4 bonus tracks che non sono un granchè, si lasciano ascoltare con facilità.
Nel link qui sotto potrete vedere l'unboxing della versione limitata:

http://www.youtube.com/watch?v=fuND70_2J7Q

Voto 7,5








mercoledì 29 agosto 2012

Emilie Autumn - Fight Like A Girl


Ciao a tutti cari lettori, oggi voglio parlarvi di questa cantautrice, con la passione per la scrittura, purtroppo ancora poco conosciuta in Italia.
A 6 anni di distanzza dal bellissimo Opheliac, un disco che aveva stupito per la sua varietà e qualità della proposta , Emilie si ripresenta al pubblico con quest'opera musicale, perchè solo così possiamo chiamarla, che fa da colonna sonora al suo libro "The Asylum For Wayward Victorian Girls".
"Un libro a metà strada tra finzione e realtà, che narra le vicende in un sanatorio mentale di Emliy (alter ego dell'artista) e della sua lotta per la libertà in una società costretta in meccanismi morali ed etici"
Ascoltando questo disco si ha l'impressione di assistere ad un musical e quando il libro arriverà in Italia, se arriverà, sicuramente lo acquisterò e cercherò di seguire scrittura e musica.
La proposta musicale è molto varia, si passa da brani synth-pop come l'opener Fight Like Girl, ai ritmi deliranti di Take The Pill, al balletto di Girls!Girls!Girls!, ai tristi violini di Gaslight Reprise e così via.
Diciamo che qualitativamente è di poco inferiore al precedente, forse la difficoltà di legare le canzoni al libro ha fatto si che l'artista non si è potuta esprimere al meglio.
E' un lavoro che comunque riesce a tenere sempre vivo l'interesse di chi ascolta, considerando che è composto da 17 tracce e sappiamo bene che dischi così lunghi possono stancare alal lunga.
A mio parere consiglio di acquistarlo, se devo dargli un voto sicuramente è un bel 7. 
Ciao e alla prossima.









sabato 4 agosto 2012

In the court of the crimson king an observation by The King Crimson


Buongiorno cari lettori, dal titolo gia avete capito di cosa intendo trattare questa volta.
L'argomento stavolta non è semplicissimo, perché questa volta stiamo parlando di un disco importante nella storia della musica.
L'album venne pubblicato il 10 ottobre 1969 e il gruppo inglese per registrarlo impiegò solamente 10 giorni, considerando la struttura complicata delle canzoni ci fa capire di che caratura fossero i singoli musicisti.
Partiamo dalla cover, un'illustrazione di Barry Godber, un programmatore informatico morto prematuramente all'età di 23 anni per un attacco di cuore, rappresenta un uomo urlante che esattamente ci dice qual'è la condizione dell'essere umano nel mondo moderno, uno schizoide, e qui facciamo riferimento all'opener del disco ossia 21st century schizoid man, mentre se prendiamo la cover interna, sempre disegnata da Godber:


Questa ci rappresenta il re cremisi, in un volto apparentemente sorridente, ma se copriamo la bocca vediamo che in realtà questo dipinto trasmette una grande tristezza e, a detta del chitarrista Robert Fripp questa non è altro che l'essenza stessa della musica, schizoide, allegra, triste....
Queste sono le uniche due opere di Godber, che ancora oggi sono conservate dallo stesso Fripp.
Possiamo certamente affermare che questa copertina è tra le più significative nella storia della musica.
Le tracce che compongono il disco sono solamente 5 e i testi si riferiscono tutti alla guerra del vietnam:

21st century schizoid man
Questa traccia è quella che va completamente fuori da ogni schema musicale,c'è il rock,c'è il jazz,c'è la psichedelia, io lo ritengo il brano più intenso di tutta la discografia del gruppo inglese.
Il cantante Greg Lake, usando un cantato urlato e la distorsione, sfoga la sua rabbia contro gli stati uniti per l'uso delle bombe al napalm contro gli innocenti

I talk to the wind
Passata la follia sonora dell'opener a contrastare il tutto arriva questo lento che a tratti è molto dolce, il tutto reso intenso dalla linea di flauto lungo tutta la canzone.
Questa traccia altro non è che il discorso di un hippie che si ribella alla società di quel periodo.

Epitaph 
Ultima canzone del lato A del vinile, c'è un uso intenso del mellotron (http://it.wikipedia.org/wiki/Mellotron) di chitarre acustiche, significativa la frase "Il destino di tutta l'umanità che vedo / è nelle mani di idioti"

Moonchild
La quarta traccia che apre il lato B del vinile è anche la più lunga di tutta il disco ed è divisa in due parti e infatti il titolo completo è Moonchild including The Dream and The Illusion.
The Dream è caratterizzata dalla chitarra acustica e dall'uso del mellotron, mentre The Illusion è un insieme di suoni che non seguono nessuna andatura.

The Court of the Crimson King
E' la traccia che conclude l'album, dove si descrive la corte del re cremisi, infarcita da personaggi come la "regina nera" oppure "la strega di fuoco",dopo i primi 7 minuti la canzone si interrompe all'improvviso per poi riprendere e interrompersi bruscamente.

Concludendo, questo disco a partire dalla copertina, passando anche attraverso le canzoni, è a mio avviso il più importante della musica rock, perchè anche se riprende il discorso psichedelico gia iniziato dai beatles qualche anno prima e dai Pink Floyd con il loro primo disco, porta la ricerca musicale a livelli ancora più alti, e da quel periodo in poi in inghilterra si vedranno nascere grandi band come Genesis, Yes, The Who ecc
E' un disco da avere assolutamente e, recentemente lo stesso Robert Fripp si è occupato di una riedizione in versione limitatissima in vinili di 200 gr, andando a riprendere i master originali del 1969.

ALLA PROSSIMA!!!

domenica 29 luglio 2012

Subsonica Live Roma Capannelle 25 luglio 2012

Buongiorno a tutti cari lettori, quest'oggi ho deciso di raccontarvi il concerto dei Subsonica che si è tenuto a Roma presso l'ippodromo capannelle il 25 luglio.
Premetto che fino ad un anno fa non ero fan della band torinese, conoscevo i singoli che sono stati pubblicati e che passavano nel circuito delle radio nazionali, ma mai avevo approfondito la loro discografia.
Tutto cominciò esattamente un anno fa con il mio primo concerto sempre a capannelle durante il tour di promozione del loro ultimo album Eden, spinto anche dalla passione smisurata di una mia carissima amica e da allora non ho saltato più un loro live romano, ma torniamo a noi.
In questa tranche, i 5 torinesi hanno voluto rispolverare alcune delle canzoni che ultimamente erano state trascurate nei loro live, quindi parliamo di sole silenzioso, il centro della fiamma, veleno, piombo (una delle mie preferite di sempre), perfezione, la glaciazione, ratto, la cover di i chase the devi di max romeo (una sorpresa molto gradita) ecc oltre alle classiche discolabirinto, tutti i miei sbagli, liberi tutti, depre, qui potete leggere la setlist del concerto: 
Come sempre le loro esibizioni sono un concentrato di energia e divertimento, non riesci a smettere di ballare e scatenarti dalla prima all'ultima canzone, ma in alcuni momenti mi è sembrato di scorgere qualche malcontente forse dovuto alla setlist particolare, personalmente mi è piaciuta molto, sarà che alcune delle loro canzoni più belle sono anche quelle meno conosciute e poi per quello che ho potuto notare sono una di quelle poche band che hanno suonato quasi tutte le loro canzoni dal vivo, a differenza di altri che sono 30-40 anni che cantano le stesse canzoni solo perchè i loro fan pretendono sempre quelle.
Volendo analizzare la prestazione dei Subsonica, mi sono sembrati alquanto stanchi, meno coinvolgenti rispetto ai precedenti concerti, probabilmente ormai sono esausti dopo un anno e mezzo di tour senza sosta tra italia, europa, usa e giappone.
Quest'ultima tranche terminerà il 9 settembre a Treviso e dopo finalmente dovrebbero prendersi una pausa per ricaricare le pile e produrre un nuovo disco, la curiosità di ascoltare cosa si inventeranno devo dire c'è.
In conclusione possiamo dire che ormai i torinesi sono una realtà affermata, artisticamente li ritengo più validi di tanti altri cantanti italiani che ultimamente affollano le classifiche italiane e per chi vuole veramente divertirsi consiglio di andare ad un loro live.

Cari lettori vi saluto e ci si legge alla prossima, stay tuned!!!



mercoledì 25 luglio 2012

Orizzonti musicali...

Buongiorno a tutti, per voi è così difficile uscire dai canoni musicali che ci vengono imposti?
Per spiegarmi meglio, io credo che tutti siamo in grado di ascoltare una composizione di Beethoven,Mozart, Chopin e apprezzarne le sfumature,gli intrecci tra i vari strumenti, carpire le variazioni e quant'altro.
Tutti siamo in grado di prendere un cd di qualunque artista,di qualunque genere e di ascoltarlo...
A parer mio tutto inizia sin da quando siamo bambini,da quello che ci fanno ascoltare i nostri genitori,da come ci "educano" musicalmente parlando.
In casa mia fin dalla tenera età di 7 anni gli unici dischi che giravano sul giradischi (sembra passato quanto tempo) erano quelli di Elvis Presley,Michael Jackson,Johnny Halliday,Rondò Veneziano,Queen e molto altro ancora...pertanto il mio udito è stato subito abituato a cogliere quelle sfumature di cui ho parlato sopra.
Poi sta anche alla nostra curiosità a conoscere sempre cose nuove,nuovi generi,nuove sperimentazioni,nuovi gruppi.
Nemmeno concordo sul fatto che ci si rifiuti ad ascoltare un qualcosa solo perché partiamo con i soliti pregiudizi e qui mi riferisco a quelli che dicono "non ascolto il metal perchè tanto urlano tutti"...giudizio più sbagliato di questo non può esserci, perchè se solo prestassero più attenzione si accorgerebbero che ci sono musicisti talentuosi e cantanti con voci intense che non hanno nulla da invidiare ad artisti più acclamati.
Poi ci sono quelli che stanno attaccati su MTV tutto il giorno,nulla contro questa emittente,ma sinceramente non vedo come possa spronare i ragazzi ad ampliare i loro orizzonti musicali considerando che passano canzoni simili nelle melodie,cantanti con lo stesso timbro vocale....
Abbiate il coraggio di scegliervela da voi la musica da ascoltare,quando andate in un negozio di dischi chiedete sempre un consiglio al negoziante,fate crescere in voi questa passione,non fossilizzatevi su un unico genere musicale.
Con questa mia riflessione,chiudo il mio primo intervento,spero vogliate seguirmi e aiutarmi a crescere questo blog!!!!